lunedì 8 aprile 2013

Perchè parlare tanto di handmade?

Qualcuno, passando di qua e percorrendo i vari post, si starà chiedendo perchè metto tante energie e interesse a mostrare e parlare di handmade.
La prima e più ovvia risposta è che sono ovviamente direttamente coinvolta.
La seconda (terza, quarta quinta, fino all'infinito e oltre) è che nel nostro paese, non c'è ancora una vera cultura/movimento in questo senso, contrariamente a quanto succede altrove, nel mondo.
Parlarne quindi, spiegare e illustrare il mio lavoro e quello di altri creativi, artisti, artigiani, makers e designer, credo che possa aiutare la diffusione di una cosa in cui credo.

Scegliere handmade, fa parte di uno stile di vita differente. Ho avuto la fortuna, fin da piccola, di essere educata in questo senso da mia madre, che sì, ovviamente prendeva giochi "classici", ma allo stesso tempo mi portava a comprare burattini fatti a mano e poi mi lasciava farne di nuovi, sperimentando vari materiali. O  faceva lei stessa meravigliosi pupazzi con la carta crespata o altri giochi incredibili, con scatoloni, scatoline e montagne di fantasia.
Quindi penso che sia interessante stimolare il pensiero della gente, com'è stato fatto con me e come io sto facendo con i miei figli.

Siamo stati inglobati in una cultura da 3 x 2, che ovviamente è un'offerta allettante per chiunque, ma ha portato a un consumo sfrenato, a livello industriale, quindi di risorse, energie e alla fine di impatto ambientale. Siamo saturi di oggetti tutti uguali, la maggior parte della gente per la strada è vestita e acconciata in modo simile: l'omologazione forse rassicura, fa sentire di essere parte di una massa. Ma non siamo forse esseri diversi? Con caratteri e connotazioni differenti? 
La pubblicità, i canoni imposti dalla moda, dall'industria, pubblicità e televisione hanno appiattito terribilmente le nostre scelte e modo di vivere.

Ora è il momento di tornare a fare un passo indietro e rivolgersi a prodotti differenti.

Scegliere un prodotto handmade non significa spendere meno: l'handmade ovviamente ha un costo differente rispetto a un oggetto realizzato in fabbrica. Richiede passione, energia, dedizione... a partire dal disegno iniziale e a finire con la creazione finita. Ma queste sono tutti elementi che aggiungono valore a un vaso, un bijoux, un vestito, un sapone o qualsiasi altro oggetto fatto a mano.

Per me sapere che dietro al bellissimo vestito verde, che uso in estate, c'è una ragazza piena di idee e energia, è qualcosa di speciale. Ovviamente l'ho pagato un po' di più del vestitino all'Oviesse (poco di più nel vero senso della parola) ma preferisco spendere meglio per una sola cosa, piuttosto che male per una collezione di t shirt, che poi vedrò in giro a mezzo mondo: vuoi mettere sapere che sarò l'unica a indossare quell'abito?

Idem per il sapone fatto a mano, con ingredienti selezionati e sopratutto tanta tanta passione, cura e studio


SapoSapo  -  http://on.fb.me/10xO08Y

Ancora una volta, lo pagherò leggermente di più rispetto al sapone solido del super mercato, ma la qualità del prodotto è inparagonabile e impagabile è pensare a SapoSapo Roberta, ogni volta che uso un suo prodotto... immaginarla all'opera e poter parlare con lei quando ho bisogno di delucidazioni (provate a scrivere alla Palmolive per sapere che ingrediente è quello scritto sull'incarto!)

In altri paesi, i giovani sono già appassionati e preparati in questo senso; forse c'è un vero movimento culturale che da noi manca, ma che spero vivamente prenda piede. 
L'artigianato in Italia era un'eccellenza e dovremmo cercare di ridargli lustro...  le mani sapienti erano apprezzate ovunque; spero che parlarne, a costo di diventare ripetitiva, porti a un risveglio in questo senso.

Da qui la scelta di mostrarvi una volta alla settimana cosa fanno altre mani, collegate e a belle teste e cuori pulsanti, come quella di L' Officina


L'Officina  -  http://etsy.me/Z2XOYE

che con la ceramica produce cose fantastiche.

Altro cuore e testa,  sempre nell'ambito della ceramica


ConCreta  -  http://etsy.me/Z2Yi0T

quello di ConCreta, di cui amo i colori brillanti e solari.

Rimanendo in tema di colore, non posso non mostrarvi i mosaici di La Tenaglia Impazzita


La Tenaglia Impazzita  -  http://etsy.me/Z2YHR1

anche in questo caso un'arte antica, da rimettere in luce.

Tutte le creazioni di questo post sono tratte dal servizio "Risveglio dei sensi" del magazine Idee in Azione. Sfogliatelo per scoprire quante personalità differenti ci sono nell'artigianato italiano... quanta varietà creativa è possibile trovare e per cominciare a conoscere un pianeta estremamente interessante!

Questa volta vi siete beccati un pippone colossale... prometto che il prossimo post sarà più indolore (forse, non fidatevi troppo di me!)

Alla prossima!



34 commenti:

  1. Evviva l'handmade e la ricerca della bellezza. Il circondarsi di oggetti con un'anima scalda il cuore e migliora le nostre giornate.
    Grazie Ila <3

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Di nulla Sonia, il post è veramente un centesimo di tutto quello che c'è da dire sull'argomento, ma spero di riuscire a tornare sull'argomento quanto prima.

      La ricerca della bellezza è una necessità dell'animo umano, fin dall'inizio della storia e l'artigianato è sicuramente una risposta a suddetta ricerca.

      Elimina
  2. come sempre, esauriente! condivido!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Vere, anche creare un dibattito può servire, quindi benvenute le condivisioni!

      Elimina
  3. Mi piace...eccome se mi piace! Come non essere d'accordo con quel che dici? Avevo in mente di scrivere qualcosa a proposito a mia volta, vediamo cosa ne esce ;)
    Un bacione Ila! :*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ci conto! Non vedo l'ora di leggere il tuo post in merito: possiamo usare i nostri blog in modo concreto e lanciare il messaggio giusto.
      Un abbraccissimo a te Mae!!!

      Elimina
  4. ed è un "pippone" bellissimo, di cui condivido ogni singola parola! bisogna spingere, spingere il concetto e il valore dell'handmade, senza stancarsi, senza aver paura di essere ripetitivi, come dici tu... chi si stufa di sentirci, evidentemente non riuscirà mai a capirne a fondo l'importanza ;) chi invece apprezza (o apprezzerà) davvero l'artigianato, non si stancherà mai di sentirne parlare! Anzi si genererà una bellissima "catena" che porterà finalmente alla creazione di una vera cultura dell'handmade!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'idea della catena è magnifica: facciamo in modo sul serio di diffondere questo pensiero. Allarghiamo questa rete, parlandone il più possibile!

      Elimina
  5. assolutamente esauriente!!!
    Buona giornata
    Grazia

    RispondiElimina
  6. condivido in pieno il tuo pensiero Ilaria, bell'articolo!! (grazie di aver inserito anche i miei brucia essenze)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vero, di nulla: il tuo lavoro mi piace e credo che parlarne sia più che interessante!

      Elimina
  7. grazie, è anche il mio pensiero
    quasi quasi lo stampo e me lo porto ai prossimi mercatini insieme ai 10 buoni motivi per comprare handmade dell'etsyitaliateam!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anto, ciao! E' un pensiero che sta anche a noi divulgare... quindi ogni iniziativa è benvenuta in questo senso!

      Elimina
    2. se mi autorizzi, lo faccio volentieri, possiamo vedere insieme cosa stampare e distribuire oppure se va bene tutta la pagina
      vorrei che il mio allestimento alle craft fair (preferisco alla dicitura banchetto al mercatino) possa servire lo scopo divulgativo

      Elimina
    3. Perchè no Anto? Se ti fa piacere e lo ritieni utile, va bene. La pagina intera forse ti risulterà lunga, se vuoi tagliare poi leggo volentieri cosa pensi di stampare!
      Bello craft fair, io ero rimasta a stand e zona espositiva (poco poetica, lo so!).

      Elimina
  8. Parole sante!
    Mi permetto di aggiungere che la manualità non è solo "fare le cose" ma, soprattutto nei bambini, un importante elemento di crescita e sano sviluppo psico-fisico. E non scherzo. La manualità poi(tra un po' smetto, promesso!) coinvolge corpo e mente in una sola azione che è il contrario di quello che normalmente facciamo cioè avere la testa da una parte ed il corpo, spesso inerte, dall'altra.
    :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Lilli, penso che lo sia anche per gli adulti. Io se non creassi sarei una malata, depressa e compressa.
      Un basin

      Elimina
  9. CHAPEAUX!!! Tutto assolutamente giusto quello che scrivi!!
    è da un pò che seguo il tuo blog...anche se è la prima volta che scrivo, e il tuo pensiero è verissimo!!!
    Anche se credo che in Italia...la mentalità sia molto molto ristretta e prima di far entrare certi concetti, ci vorrà un bel pò!! purtroppo:-(
    Brava Ilaria!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, ci vorrà un bel po'... ma da qualche parte si deve cominciare. Quindi forza: è ora di agire! Che poi "fare" fa bene pure allo spirito!

      Elimina
  10. GRAZIE ILAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA :))))

    RispondiElimina
  11. Bellissimo articolo! Complimenti a tutti!!

    RispondiElimina
  12. Eh interessante di sicuro..
    poi per carità magari è anche questione di abitudine mentale.. per esempio il piccolo marti ha deciso che la mia prva di espositore per il festival dell'handmade è una barca realizzata per lui e sono tre giorni che ho una enorme barca in cartone con lui naviga dentro o la riempie di suoi giochi. :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ha ha haaaa, beh Amabitino jr ha sicuramente un'ottica creativa e promette bene!

      Elimina
  13. Ciccin, sai già che condivido, perché vedo le cose come te, se non creo sto male (e sono mesi che infatti non sto benissimo, solo ora mi sto riprendendo), adoro pensare che ci sono in giro persone appassionate, creative, forti, mi piacerebbe un mondo più sensibile alla faccenda, possiamo farcela, divulghiamo il verbo...tutto molto bello ma...tu conosci anche il lato oscuro delle mie elucubrazioni sulla faccenda, quello pessimista. Il mio cruccio è che parlare del bello dell' hand-made su blog che di hand-made si occupano e il cui bacino di utenza è con tutta probabilità composto da gente che le cose che tu spieghi già le condivide, può essere sterile. Solo che non so come si possa davvero provare in maniera concreta a cambiare la mentalità della gente in questo senso e raggiungere anche chi è lontano...io non credo di averne i mezzi. Me lo chiedo continuamente, ogni giorno, durante ogni momento di vita in cui vedo tante, troppe cose, che mi danno la prova che 1)non è che siamo lontani dal raggiungere l'obiettivo, di più, ma di più più più 2)sono un'aliena.
    La situazione è pessima.
    Cerco di godermi la gioia che mi dà far parte di questa realtà.

    Love :*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Saruzzidda mia bella, so. So tutto quello che ti passa per la testa, anche il lato oscuro.
      Il rischio che a parlare di handmade in un blog frequentato spesso da chi opera nello stesso campo, si resti in un circolo chiuso, forse c'è... e forse no. Se guardo le statistiche vedo che questo post è stato letto da un numero impressionante di persone e il che mi fa sperare che ci fossero creativi, ma non solo loro.
      Poi lo sai che sono una maledetta testona e che dico sempre che da qualche parte si deve iniziare... quindi ci provo, non mollo, a costo di sgolarmi. E in più siamo a sgolarci e più l'effetto sarà assicurato!

      La gioia di far parte di questa realtà e di godermela con te, è un' altra cosa bella di questo mondo!

      Love love e love!

      Elimina
  14. Ila concordo...e... se ne dovrebbe parlare ancora di più!!! Brava...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ci proveremo e ovviamente spero che ciò avvenga anche in altri blog, con fruitori differenti che a loro volta ne parlino nei loro. Il discorso potrebbe spandersi a macchia d'olio...

      Elimina
  15. Brava Ila, sull'argomento sai già come la penso, condivido al 100%!
    E' bello quello che scrivi ed è giusta la strategia: parlare del nostro lavoro e di quello che vi sta dietro è un ottimo modo per diffondere questa cultura...
    hai tutta la mia stima!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Gabry, e allora forza: parliamone tutti il più possibile. Cerchiamo di far capire il tipo di scelta che c'è dietro al vero handmade (perchè c'è anche il pseudo handmade, ma questa è un'altra storia e prima o poi andrà affrontata...)
      Te baso!

      Elimina
  16. Sembra scontato dire che anche io concordo in pieno riguardo ad una cultura di approccio positivo verso l'handmade che qui da noi ancora un po' manca...anche io, come te, sono tra le fortunate a cui i propri genitori hanno trasmesso l'amore per le cose fatte con le proprie mani, il poter scegliere i materiali, i colori, la tecnica e divertirsi creando...non se ne parla mai abbastanza, ma direi che guardandomi in giro posso dire anche che siamo sulla buona strada, continuiamo così...nei nostri blog, nel nostro fb, tra gli amici e conoscenti, ovunque...tornare a preferire la qualità e la cura nelle cose a dispetto di un'omologazione assurda direi che è un obiettivo che possiamo raggiungere ^_^

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciaoooooooooooo!!! Non è scontato invece, ovvio che siamo coinvolte in primis, ma dobbiamo spiegare il tipo di scelta di vita che c'è dietro ad un certo tipo di acquisto. E sì, assolutamente sì: cerchiamo di usare ogni mezzo per raggiungere l'obiettivo di diffondere un movimento culturale differente!
      Sono convinta che ce la facciamo, non so i tempi, ma ce la facciamo!

      Elimina

Benvenuta o benvenuto in questo blog!
Spero che le mie parole e le mie immagini ti siano piaciute.
Se ti fa piacere lasciami il tuo commento!
Grazie
Ilaria

P.S. Non amo i commenti fatti con il copia incolla... se stavi per lasciarne uno così, non farlo!